Chiacchierando con un paio di persone durante i corsi la domanda che sorge è…
Cos’è un profilo colore?
Diciamo subito a cosa serve il profilo colore. Il Profilo colore serve a precisare ed imporre come il colore deve essere stampato, diciamo che impone le coordinate nello spazio colore. Se non si usa il profilo colore, questa precisazione non c’è ed il colore verrà stampato “a caso”. Spieghiamoci ancora meglio, diciamo che il profilo colore è esattamente una carta di identità, e dentro ci sono tutti i suoi dati che servono per stampare bene un file.

Nome: il nome del Plotter
Cognome: gli inchiostri che usa
Cittadinanza: la configurazione inchiostri che usa
(perché una quadricromia, stamperà in modo diverso rispetto ad una quadricromia estesa, o ad una esacromia)
Residenza: il luogo dove stampi
(perché differenti luoghi nel mondo hanno diversità di temperature e umidità medie durante l’anno e anche questo influisce sulla stampa, e questo significa fare il profilo colore sulla tua macchina nel tuo posto di lavoro.)
Stato civile: il materiale con cui si è coniugato
(perché come dicevamo per ogni materiale deve esserci un profilo ad Hoc)
È possibile fare a meno del profilo colore? Fregarsene allegramente? Fare finta che il profilo sia inutile?
Certo che è possibile, ma in tal caso dobbiamo aspettarci che il colore in stampa non sia sempre fedele a quanto ci aspettiamo. E non potete aspettarvi di avere a monitor lo stesso colore che vorreste avere in stampa, perché non c’è una reale corrispondenza, e alla fine i colori, di immagini come questa a fianco potrebbero non venire come li avevamo immaginati.
Perché succede?
In realtà dipende da molti fattori diversi, primi su tutti: la tecnologia di stampa, i colori usati, ed infine, il supporto su cui andiamo a stampare. È abbastanza facile capire che questi fattori influenzano molto la resa finale e come il colore verrà percepito.
Quindi se diamo allo stampatore un file CMYK senza nessun’altra informazione (cioè senza un profilo colore) il risultato sarà imprevedibile, e sarà diverso (magari non di molto), per ogni singola combinazione macchina + inchiostri + carta sul quale verrà stampata.
Una frase che mi è capitato di sentire da alcuni clienti è “questo è un file CMYK, l’ha fatto mio nipote che è un fenomeno col computer, stampalo così com’è”. Sicuramente è capitato anche a te che stai leggendo. E ti posso assicurare che questa è una frase senza senso, se non c’è un profilo colore associato al file (E SAPPI CHE QUESTA È UNA COSA KARMICAMENTE SBAGLIATA), non avremo nessun controllo sulla resa in stampa di quel file.
Gestione colore e qualità stampa
A questo punto, far entrare in gioco il profilo colore, è la cosa migliore.
Hai già dimenticato cosa è il profilo colore? Riguarda:
- la macchina da stampa
- caricata con un certo set di inchiostri
- un dato materiale (cast, monomerico, blueback…).
In pratica come abbiamo già detto prima è la carta di identità della macchina + inchiostri + supporto.
Vuoi fare un test della tua macchina?
Scarica questa immagine e prova a vedere se i colori ti soddisfanoL’immagine qui sotto l’ho creata per un rivenditore di attrezzature di stampa grande formato e serve proprio a testare la qualità della resa cromatica e lo stato di vita delle testine! In un colpo solo, si valuta tutto.

Questo vuol dire innanzitutto che il profilo colore andrebbe creato dallo stampatore per ognuna delle sue macchine, e per ogni materiale. In un prossimo articolo spiegherò come si fa un profilo colore e di quale attrezzatura bisogna munirsi…
Ti dico una parola che dovrai tenere a mente. SPETTROFOTOMETRO
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